Se avete a cuore l’innocenza condividete questo ‘papiro’, non perché l’ho scritto io, ma perché è un lungo lavoro di un’orribile verità sulla chiesa e questo papa, rimessa insieme pezzo per pezzo…e sta accadendo oggi, sotto gli occhi di tutti!
Caso Australia, 2013-dicembre 2017:
2559 accuse da quando è iniziata l’inchiesta nel 2013; 230 processi in corso: 41.770 chiamate per soccorso e 60mila sopravvissuti con diritto al risarcimento. ‘17 volumi redatti in quattro anni di inchieste. il 7 per cento dei religiosi cattolici australiani è stato accusato di abusi sessuali su bambini tra il 1950 e il 2010 senza che nessuno sia finito sotto indagine. I minori che hanno denunciato le aggressioni sono stati ignorati e spesso puniti. In alcune diocesi la percentuale ha raggiunto il 15 per cento dei sacerdoti sospettati di pedofilia ‘
15.000 deposizioni, un caso protratto per anni, dove le vittime che hanno denunciato messe nere, circoli satanici e tutto lo schivo possibile sono state trattate come il peggio del peggio, ma infine…ce l’hanno fatta!
ll più alto rappresentante della chiesa cattolica in Australia, George Pell (esponente di punta dell’Opus Dei internazionale), è stato ascoltato tre volte dalla commissione di inchiesta e ha ammesso di aver “fallito” nella sua gestione dei preti pedofili nello stato di Victoria negli anni ’70. E’ stato incriminato lo scorso giugno per “reati di violenza sessuale” .
Data l’assoluta gravità della vicenda, la commissione d’inchiesta australiana, ha richiesto alla chiesa cattolica australiana di svelare i reati sui minori, qualora fossero rivelati in confessione. La risposta è stata un NO SECCO da parte di Denis Hart, l’arcivescovo della diocesi di Melbourne, nello stato del Victoria. In conferenza stampa, il prelato ha dichiarato: “Se qualcuno dovesse confessare un crimine del genere non ne potrò rivelare i contenuti, ma mi rifiuterò di assolverlo”. Davvero?
Scopriamo il pentolone George Pell?
A marzo 2013 salta fuori questo papa da palcoscenico che recita la parte del salvatore del mondo cattolico, l’uomo che ripulirà il Vaticano da impicci e imbrogli per tornare alla semplicità e verità. Bene, ecco quindi cosa fa della verità!
2013- Il 13 aprile il papa in persona nomina George Pell membro del Consiglio dei cardinali (C9) , che sono coloro chiamati a consigliare il papa nel governo della Chiesa universale e a studiare un progetto di revisione della Curia romana. (Un pedofilo di proporzioni incommensurabili)
Il 24 febbraio 2014 lo stesso pontefice , sempre allo stesso pedofilo, lo ‘incorona’ primo prefetto della Segreteria per l’economia, il nuovo superministero vaticano creato nell’ambito della riforma finanziaria della Santa Sede . Contestualmente, sempre il papa lo solleva dal vecchio incarico della curia di Sidney. Fresco fresco di promozione, benedetta da papa Bergoglio, Pell torna in Vaticano, evitando l’Australia ma…presto viene richiamato in Australia, dove essendo stato capo delle diocesi di Melbourne e di Sidney. è accusato di aver coperto e insabbiato casi specifici di abusi su minori. La cosa va per le lunghe, ma l’Australia non molla! Ma lui è al sicuro tra le benedette mura vaticane!
2015- Le cose si complicano, Peter Saunders, che oltre ad essere stato una vittima di abusi sessuali fa parte della prima Pontificia commissione per la tutela dei minori istituita da papa Francesco, accusa pesantemente Pell facendo diretta richiesta a Bergoglio :”è cruciale che venga accantonato e rimandato in Australia e che il Papa prenda contro di lui l’azione più forte». Al centro della vicenda c’è un caso specifico, quello di Gerald Ridsdale, sacerdote, abusatore pericoloso, che sarebbe stato protetto da Pell in passato; sul caso stava già indagando la Royal Commission into Institutional Responses to Child Sexual Abuse (Commissione reale sulle Risposte istituzionali agli Abusi sessuali sui Minori) . Interviene padre Federico Lombardi, portavoce della Santa Sede precisando: «Il cardinale Pell ha sempre risposto attentamente e in modo argomentato alle accuse e alle domande formulate dalle autorità australiane competenti e la sua posizione è stata resa nota ancora nei giorni scorsi da una sua dichiarazione pubblica, che deve essere considerata attendibile e meritevole di rispetto e di attenzione». Ovvio no, se un monsignore dice qualcosa dalla sua santità, come puoi metterla in discussione? Credere per fede!
Sempre Lombardi precisa che la commissione vaticana sui minori non può formulare accuse su casi specifici ma indicare criteri generali di condotta e di risposta alla crisi abusi da parte delle conferenze episcopali. (siamo nel 2015!)
Mi chiedo, ma a che cosa serve questa commissione allora?
Nel 2015 il presidente della prima commissione vaticana è il cardinale statunitense Sean O’ Malley, arcivescovo di Boston e indovinate un po’ – nel 2013- anch’egli , come Pell, viene nominato membro membro del C9 ! Uno show, triste ma pur sempre uno show!
E cosa dice O’ Malley riguardo la prima commissione vaticana anti abusi 2013?
Che in effetti il proprio ruolo istituzionale non è certo quello di formulare accuse su singoli episodi di abusi (riferendosi alle parole di Saunders contro Pell), tuttavia «La pontificia commissione per la protezione dei minori , rimane impegnata nella sua missione che, come sottolineato negli statuti provvisori recentemente approvati, è quella di aiutare la Chiesa in tutto il mondo a proteggere i minori e assicurare che gli interessi dei sopravvissuti e delle vittime degli abusi sia primario. A questo fine la commissione considera essenziale che coloro che sono in posizioni di autorità nella Chiesa rispondano tempestivamente, trasparentemente e con il chiaro intento di permettere il raggiungimento della giustizia».
Nell’ appena ri-formata commissione ora 2018…O’ Malley è ancora presidente!
Quindi capiamolo bene, abbiamo un cardinale presidente della commissione abusi e un cardinale accusato di ultra abusi e copertura di abusi, che fanno entrambi parte del C9, ossia i cardinali che consigliano il papa , nel governo della Chiesa universale e a studiare un progetto di revisione della Curia romana. Non so cosa si può dire qui?
Si può dire che Il 29 giugno 2017 la polizia australiana conferma l’imminente stato d’accusa per il cardinale Pell per “gravi reati sessuali” sui minori, fra i quali quello di uno stupro; essi sarebbero stati commessi negli anni ’70, quando Pell era parroco nella sua città natale. Già perché nell’approfondire le indagine si è visto un Pell spostato di curia in curia sempre per le medesime ragioni: Abusi, ma come direbbe Bergoglio ‘senza evidenze’!!! La Santa Sede dinanzi a questo è stata costretta a rilasciare una dichiarazione nella quale conferma la notizia del rinvio a giudizio del cardinale Pell e la sua partenza per l’Australia «per affrontare le accuse che gli sono state mosse»
Marzo 2017 Marie Collins, l’unica donna della commissione fondata nel 2013 si ‘dimette’ discutendo con il sempre stesso cardinale/presidente Sean O’ Malley; segue una lettera di dimissioni inviata al Papa, in cui la Collins parla di «frustrazione per mancanza di collaborazione con la Commissione da parte di altri uffici della Curia Romana» . E ti credo accidenti!!!
Padre Hans Zollner , membro sia della vecchia che della nuova Commissione vaticana contro la pedofilia e presidente del Centro protezione dei minori, istituito presso l’Università Gregoriana, commentò così le ‘dimissioni di Marie Collins : «Capisco molto bene che una vittima di abuso, che si impegna tanto e non vede rapidamente i cambiamenti che vorrebbe, si spazientisce fino al punto di non vedere più il suo posto. Lo capisco. Ma noi vogliamo andare avanti nonostante tutto questo, sia con la Commissione sia con il Centro. Proprio in questi giorni ci sono giunte buone notizie da Messico, Filippine, Cile, Colombia. C’è una attenzione maggiore che non si può paragonare a tre anni fa, quando la Commissione è stata istituita dal Papa» E ancora , ricordiamo siamo a Marzo 2017, quasi un anno fa!
Hans Zollner: «Le decisioni sono state prese, il punto è di metterle in atto. Capisco le vittime, capisco quando dicono che la Chiesa non prende sul serio la loro sofferenza, o quando si sentono respinti e quindi vittime una seconda volta. … finché la considerazione delle vittime non è al primo posto, ci sarà sempre il dubbio.”
24 gennaio 2018 – Il papa ha la sfacciataggine di affacciarsi a quell’unico balconcino dove liberamente spaccia menzogne per dire la sua contro , indovinate un po’, il fenomeno delle fake news. Parole di Bergoglio: “Le false notizie sono una manipolazione per influenzare una scelta politica, ed è bene che ci siano iniziative della società e nuove normative contro di esse. Il papa sottolinea che il dramma della disinformazione, con lo screditamento dell’altro, rischia solo di far dilagare l’odio e l’arroganza. Da qui il richiamo a discernere attentamente e non ‘abboccare‘, e ai giornalisti la raccomandazione ad agire con responsabilità, essendo loro i ‘custodi delle notizie’…”
Non abboccare? Chiedere ai giornalisti di agire con responsabilità?Cos’è uno scherzo forse?
E finalmente, arriva il disastroso viaggio del papa in Cile e Perù . NON LO VOLEVANO! Vi ricordate l’improvviso rivo di sangue seguito da un occhio nero che gli appare in volto mentre sfila?…giustificazione ufficiale ‘ha perso l’equilibrio e ha dato una testata al vetro della ‘papmobile’…girano molti video, ma tutti, guarda caso, sono tagliati proprio nel momento in cui il papa ha ‘per fede’ battuto la testa. E che ti combina in Cile?
In questo viaggio catastrofico tra gente risvegliata, il papa , dice, sbaglia a parlare (?) poi cerca di rimediare…così: “La parola prova non era la migliore, volevo dire evidenze. Nel caso Barros non c’è evidenza. Non ho evidenze per condannare, né certezza morale“. Non hai evidenze???!!!
Poi riguardo una mail che sarebbe stato comodo a tutti se non fosse venuta fuori, ma questo è il momento delle mail ‘stanate’ Bergoglio si giustifica così: “Io scrissi alcuni anni fa. Quando cominciai a vedere il caso Barros. Quella lettera devo spiegarla , perché è anche una lettera a favore della prudenza su come è stato gestito il problema Barros. Quella lettera non è la narrazione di un fatto puntuale, è la narrazione di dieci-undici mesi. Quando è scoppiato lo scandalo Karadima, purtroppo conosciamo questo scandalo, si incominciò a vedere quanti sacerdoti che erano stati formati da Karadima, erano stati abusati o sono stati abusatori. Ci sono in Cile quattro vescovi che Karadima inviò al seminario. Qualche persona della Conferenza episcopale ha suggerito che questi vescovi, che sono tre – uno era molto malato e non era in carica in diocesi -, forse era meglio che rinunciassero, dessero le dimissioni, prendessero un anno sabbatico, poi, passata la tempesta, per evitare accuse… Sono vescovi bravi, buoni vescovi, come Barros, che è vescovo da 20 anni”. “Voleva dare le dimissioni – rivela -, è venuto a Roma, io ho detto ‘no, così non si gioca, perché questo è ammettere la incolpabilità previa’. Io ho respinto le dimissioni, Poi quando è stato nominato a Osorno è andato avanti questo movimento di protesta. Lui ha dato le dimissioni per la seconda volta. Ho detto ‘tu vai’, ho parlato a lungo con lui”. “Io continuo a fare l’indagine su Barros senza che ci sia un’evidenza. Questo ho voluto dire. Non oso condannare, perché non ho l’evidenza, ma io sono anche convinto che non c’è” Non c’è??? Non c’è cosa?
Quindi abbiamo la sua dichiarazione, sta parlando di 3 vescovi buoni a cui dare un anno sabatico…finché tutto viene dimenticato?! E al buon Barros ?
” Io ho detto ‘no, così non si gioca, perché questo è ammettere la incolpabilità previa’. Io ho respinto le dimissioni,”
E agli abusati questo papa che chioccia sui suoi buoni vescovi cosa dice? Questo:
‘”Cosa sentono gi abusati? – ha aggiunto – Ecco, su questo devo chiedere scusa. Perché la parola ‘prova’ ha ferito tanti abusati. ‘Ecco, io devo andare a cercare la certifica di questo?’ La parola ha ferito e chiedo scusa loro se li ho feriti senza accorgermi, ma è una ferita senza volerlo.”
E arrivo faticosamente a ORA !
18 febbraio – papa Francesco deve cedere e RINNOVARE la Pontificia commissione per la tutela dei minori. I vari articoli sembrano concordare che il viaggio in Sud America lo abbia costretto a riaprirla, cosa che si era ben curato di NON FARE.
Quindi una nuova commissione dove a far da paravento c’è il caso Barros, ma è veramente così?
Il 20 gennaio, secondo WikiLeaks sul tavolo di Trump viene posta una richiesta per indagare sulla sosstituzione di Ratzinger. (vedi https://crealta.wordpress.com/2018/02/19/2-papi-a-nessuno/ )
Il 21 gennaio con un decreto a sorpresa Trump apre la battaglia contro gli abusi ( vedi https://crealta.wordpress.com/2018/02/17/trump-stato-di-emergenza-nazionale-e-decreto-anti-schiavitu-moderna/ ) Attualmente, in seguito a questo si sta scoperchiando una rete legata ad abusi su minori da far accapponare la pelle, e il Vaticano ovviamente non può che tremare. E’ quindi davvero lo scandalo Cile il motivo di una nuova commissione che il papa fin’ora ha cercato di evitare a tutti i costi?
15 febbraio – Monsignor Pietro Amenta 55 anni, GIUDICE della Sacra Rota, patteggia la condanna a un anno e due mesi (con sospensione della pena) per l’accusa di violenza sessuale e molestie nei confronti di un neo diciottennee e detenzione di materiale pedopornografico..
La giurisdizione del Tribunale della Sacra Rota Romana si estende sia ai contenziosi che riguardano i residenti della Città del Vaticano, sia alle cause dei fedeli di ogni parte del mondo. Sebbene sia conosciuta soprattutto per i matrimoni annullati, la Sacra Rota è il tribunale ordinario della Santa Sede e i magistrati, detti prelati uditori, sono nominati direttamente dal Pontefice. Amenta, quindi, giudica gli altri, stabilisce il verdetto, colpevole o innocente. Stanno fresche le vittime di abusi !
20 febbraio : anche qui si parla di mail…Lo scandalo-pedofilia in Cile si ingrossa. È appena arrivato a Santiago l’arcivescovo Chalres Scicluna, incaricato da Papa Francesco di indagare sugli abusi: da oggi a venerdì ascolterà le vittime del prete pedofilo Fernando Karadima (ma non le aveva già ascoltate il papa? già ma lui non conta…cerca evidenze, che già sa, come ha dichiarato, ‘che non ci sono’) Il ‘buon’ monsigor Juan Barros, ANCORA vescovo di Osorno che è stato discepolo di Karadima , è accusato di averlo coperto. Juan Carlos Cruz, una delle vittime di Karadima, ha affermato: “Nella Chiesa cilena c’è una macchina per insabbiare”. Viene fuori solo ora che già tre anni fa saltarono fuori delle email tra i due cardinali, che si mostravano preoccupati dalla possibilità che Juan Cruz – la vittima- fosse nominato nella commissione vaticana antipedofilia:
“Sarebbe molto grave per la Chiesa in Cile. Significherebbe dare credito ad una elaborazione che il signor Cruz ha costruito astutamente”. Eppure, delle email in questione, per anni nessuno ne ha parlato.
E questa è la seconda nuova Commissione vaticana anti anti (?) abusi nominata ora:
Presidente O’ Malley seguono: Prof. Benyam Dawit Mezmur (Etiopia); Sr. Arina Gonsalves, RJM (India); On. Neville Owen (Australia); Sig.ra Sinalelea Fe’ao (Tonga); Prof. Myriam Wijlens (Paesi Bassi); Prof. Ernesto Caffo (Italia); Sr. Jane Bertelsen, FMDM (UK); Sig.ra Teresa Kettelkamp (USA); Sig. Nelson Giovanelli Rosendo Dos Santos (Brasile).
Ho seguito il caso dell’Australia dall’inizio, ho seguito tutti i casi di pedofilia di cui la chiesa è ‘Santa Madre’, ma rimettere insieme solo questi è stato un lavoro sufficientemente nauseante.
Quante anime innocenti potevano essere salvate soltanto dal 2013 a oggi ?
Quante anime innocenti continueranno ad essere abusate prima che i credenti decidano che i loro figli valgono di più ?
SE VUOI SOSTENERE CREALTA’ https://www.gofundme.com/raccolta-per-continuare-a-sognare
Non credete che il Vaticano sia ENORMEMENTE coinvolto in tutti gli orrori commessi che stanno per venir fuori. di cui la pedofilia è solo la parte meno oscena?
crealta 
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